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Dizion. 5° Ed. .
FINCHÈ, che talora scrivesi anche disgiuntamente FIN CHE.
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FINCHÈ, che talora scrivesi anche disgiuntamente FIN CHE. Definiz: | Cong. denotante durata, o continuazione di un'azione, di un fatto o di uno stato fino al tempo che un'altra azione o fatto o stato incominci o succeda. Costruiscesi col verbo nel Modo congiuntivo o indicativo, più spesso preceduto dalla particella Non. – |
Esempio: | Dant. Inf. 5: Chinai 'l viso, e tanto il tenni basso, Finchè il Poeta mi disse: Che pense? | Esempio: | Lipp. Malm. 3, 45: E stia già fuori con gli orecchi attenti Fra quelle schiere, finch'ei non intenda. | Esempio: | Fag. Rim. 4, 293: Finchè in prigione pur vi s'abbia a ire Per avere strippato a crepapelle, La capisco ancor io; ma per patire, La mi par agra. | Esempio: | Leopard. Poes. 77: Passero solitario, alla campagna Cantando vai finchè non more il giorno. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 663: Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima [bambina], finchè il carro non si mosse. |
Definiz: | § Denota altresì durata o continuazione d'azione o di stato per tutto il tempo che dura o continua un'altr'azione o stato; nel qual senso costruiscesi col verbo nel Modo indicativo. – |
Esempio: | Fosc. Poes. C. 34: E tu onore di pianti, Ettore, avrai Ove fia santo e lagrimato il sangue Per la patria versato, e finchè il sole Risplenderà su le sciagure umane. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 271: Il nostro giovine, dopo aver aiutato il passaggio della carrozza, finchè c'era stato bisogno, ec. |
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